Scuole aperte il pomeriggio con la radio della Fondazione
Partito il 9 gennaio all’Istituto Pacinotti Archimede di Roma il progetto realizzato insieme ad Arci Solidarietà
Tenere aperte le scuole oltre l’orario scolastico per renderle dei luoghi di confronto, di crescita e sviluppo di capacità trasversali. Superare il concetto di didattica tradizionale legato alle ore in classe e creare uno spazio di sviluppo e di espressione delle proprie passioni e curiosità.
Con questo obiettivo si è sviluppato il bando del Comune di Roma “Scuole aperte il pomeriggio” che prevede una serie di attività culturali, sociali e artistiche promosse negli istituti scolastici in orario pomeridiano.
Fra i vari progetti anche quello della Fondazione Media Literacy con il suo laboratorio radiofonico presso l’Istituto Pacinotti Archimede, nel Municipio III di Roma, partito lunedì 9 gennaio.
Insieme ad Arci Solidarietà Onlus il progetto prevede dei corsi (teorici e pratici) di speakeraggio con la finalità di arrivare alla creazione di podcast realizzati dalle studentesse e gli studenti del complesso scolastico.
I ragazzi, grazie alla radio, avranno modo non solo di conoscersi ed esprimersi, potenziando le proprie capacità comunicative, ma riusciranno a sviluppare la capacità e l’autonomia necessaria per realizzare dei racconti sul territorio, creando dei podcast.
I ragazzi dell’Istituto verranno infatti coinvolti nella realizzazione di mini talk per raccontare il territorio e il tessuto sociale che vivono.
Dalla teoria giornalistica passando per la realizzazione di mini interviste con lo scopo di aumentare l’autonomia dei ragazzi e dare loro gli strumenti per realizzare una web radio d’istituto con episodi che verranno trasmessi su Radio Zainet.
Il corso, che prevede due incontri pomeridiani a settimana, terminerà a giugno, quando la scuola verrà coinvolta dalla Fondazione e da Arci in un evento conclusivo per far conoscere il lavoro svolto dai ragazzi e consolidare il senso di appartenenza alla comunità educante.
In questi mesi le studentesse e gli studenti avranno la possibilità non solo di imparare, direttamente, una professione, ma di vivere la radio come momento di incontro e di socializzazione, potenziando le proprie capacità comunicative e sviluppando una rete territoriale che sia attiva, consapevole e inclusiva.